Donato: “Da area critica diventare area di orientamento”

“Catanzaro è viva e pulsante. Fatta di gente onesta e laboriosa, che desidera vivere in una città sicura che le garantisca anzitutto i servizi di base. E’ scoraggiata dalla politica, che viaggia parallelamente ai bisogni delle persone, ma il nostro compito primario è fare in modo che l’Amministrazione comunale sia amica e non nemica dei cittadini. La città ha l’esigenza di una razionalizzazione di tutti i settori del Comune. Non solo per consentirle di progettare il futuro, ma per dare risposte immediate ai cittadini di ogni fascia sociale”.

L’ha detto, recandosi oggi al mercato rionale di Catanzaro Lido, Valerio Donato, candidato sindaco.

“Bisogna assicurare – ha aggiunto – coesione politica e una guida certa e dalle idee chiare all’Amministrazione comunale. Garantendo trasparenza ed efficienza amministrativa. Anch’io, come il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, ritengo che, nonostante i segnali positivi del ‘Rapporto Bankitalia’, permangano, fra la nostra regione e il resto del Paese, i divari di sviluppo e di cittadinanza. Cosi come le nostre tradizionali debolezze e fragilità, su cui, ogni livello istituzionale e il sistema imprenditoriale e sociale, sono chiamati ad agire sinergicamente”.

Per Donato “un compito importante per aiutare la Calabria ce l’hanno città come Catanzaro, che deve intervenire sia per fermare, recuperando la necessaria armonia urbanistica, lo sgretolamento economico e sociale in ogni quartiere, che, esercitando le sue funzioni di capoluogo, per ridare slancio e iniziativa all’area centrale della regione. Divenuta ‘area critica’, invece che area di orientamento per lo sviluppo generale  e la crescita”.

Per quanto concerne Catanzaro, Donato ha sostenuto che serve “un forte cambio di marcia. Noi pensiamo di istituire subito un Assessorato al Lavoro e alle politiche attive, con annessa una banca dati dei giovani ‘talenti’ emigrati da Catanzaro nel resto d’Italia o all’estero che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, ambientale, sociale e istituzionale.

Ritengo che, in questa fase di grave crisi  economica e di accelerata trasformazione del mercato, un Assessorato al Lavoro sia indispensabile. In città non si avrà una stagione di vero cambiamento, se non si parte dal mantenimento dei livelli occupazionali e dalla promozione di  nuova occupazione con l’aiuto di chi fa impresa, nonostante difficoltà burocratiche e ambientali.

Il lavoro – ha concluso il prof. Donato –  è un valore fondante della società. Che deve vederci impegnati, politica, imprenditori e forze sociali,  a garantirne il diritto all’accesso, perché dove non c’è lavoro la democrazia è più fragile”.

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