Ictus, sfida è approccio multi-disciplinare completo

Con una tavola rotonda sulle strategie di soccorso nelle varie realtà italiane, un corso di formazione per giovani medici della Università Magna Grecia di Catanzaro ed un simposio sulla ‘digital health’ in collaborazione con l’Unical di Rende (Cosenza), ha preso il via a Gizzeria Lido (Catanzaro) il XXI Congresso Nazionale della SISS, la Società Italiana per lo Studio dello Stroke.

Il simposio, cui hanno aderito circa 150 iscritti, è stato organizzato dalla Soc. di Neurologia del “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro diretta dal dott. Domenico Bosco il quale presiede il congresso assieme al collega di reparto Rosario Iannacchero. “La caratteristica dei prossimi anni sarà l’approccio multidisciplinare alla patologia – ha detto Iannacchero – non solo per quanto riguarda la terapia farmacologica o endovascolare, ma anche l’aspetto socio-assistenziale ed i supporti informatici a sostegno.”

Intanto l’ictus costituisce sempre uno dei nemici più minacciosi, essendo la prima causa mondiale di invalidità. “La pericolosità sociale è quella di non riuscire ad intervenire nei tempi giusti per salvare il paziente – ha detto il dott. Domenico Bosco – perché lo stroke è malattia tempo-dipendente. L’unico modo per ridurre il rischio di mortalità ed invalidità è quello di intervenire tempestivamente nella ‘finestra’ terapeutica.”

Nella giornata di sabato i locali dell’ Hotel Marechiaro sede dell’evento ospitano decine di relazioni e discussioni dedicate:  tra gli altri argomenti la prevenzione primaria, fase iperacuta e complicanze dell’ictus, interazione cuore-cervello, riabilitazione e recupero funzionale dell’arto.

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