Scoppio Mater Domini, l’ ultimo saluto ad Osvaldo

Si sono tenute presso la parrocchia di Mater Domini le esequie di Osvaldo Pirrone, uno dei due uomini morti in seguito alle gravissime ferite riportate nello scoppio del 10 novembre scorso

Nella sua omelia l’officiante don Biagio Amato ha detto, prendendo spunto da un passo del profeta Isaia, che “neppure Osvaldo ha più bellezza: quello scoppio ha deformato lui e più ancora la persona immigrata che era con lui. Una morte violenta è stata la morte dei tre fratellini divorati dalle fiamme nel loro appartamento di un altro quartiere particolare, in via CAduti XXVI Marzo, a sole poche settimane di distanza. Morti che – ha aggiunto don Biagio, che conosceva bene Osvaldo fin dalla sua giovinezza – distruggono gli interessati ed anche le loro famiglie cui el ferite fiventano ancora più profone e più difficili da rimarginare proprio  per la violenza che ha caratterizzato la morte dei loro familiari. Così come violenta e atroce è stata la morte di Gesù di Nazareth che la comunità questo pomeriggio chiama come compagno di viaggio all’interno della celebrazione eucaristica.

Un compagno di viaggio di coloro che ancora camminiamo su questa terra ma anche di coloro che la violenza degli avvenimento ha trasformato ma non anientato. E non lo giudicavamo casstigato, percosso da Dio e umiliato scrive Isaia: com’è facile giudicare, condannare, umiliare! mentre Dio accoglie, giustifica, perdona. E per coloro che rimangono schiacciati dal dolore, Dio accompagna e consola.

La liturgia che sitamo celebrando con una partecipazione così numerosa -ha detto ancora don Biagio Amato nella chiesa di Mater Domini – altro non è che porgere ad Osvaldo ed al suo amico immigrato, solidali nella morte, una nostra carezza. Quella che lo scoppio omicida non ci ha permesso di fare loro mentre erano ancora vivi”.

A fine celebrazione il saluto pubblico del figlio e di una amica di famiglia

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