“Risorse Sala e Parco Romani tutte ancora da verificare”

Il Settore Grandi Opere e Gestione del Territorio, continua a personalizzare le legittime osservazioni e gli interrogativi che gli vengono posti e si chiude nel mutismo, non comprendendo che la cittadinanza ha tutto il diritto di sapere come vengono investite le risorse pubbliche e con quali modalità.
Aspettiamo ancora risposte agli interrogativi posti sui 3 milioni e mezzo spesi per “Completamento reti illuminazione pubblica a Led e smart city” e Parco Romani, sui quali di sicuro non faremo cadere il silenzio.
Questa volta vorremmo sapere lo stato dell’arte dei fondi destinati al quartiere Sala, area popolosa e strategica della Città, se si pensa che già negli anni Duemila erano stati stanziati quasi 20 milioni di euro. Parco Romani è la rappresentazione plastica del fallimento di una città intera.
I vari fondi, prima di tutto dei P.R.U., che come noto, fanno parte degli strumenti urbanistici attuativi espressione di pianificazione negoziata caratterizzati, in estrema sintesi, per finalità di recupero, riqualificazione, risanamento, manutenzione, del patrimonio edilizio ed urbanistico in stato di degrado, che fine hanno fatto?
Il corposo finanziamento per la riqualificazione del parco del Gasometro, di svariati milioni di euro è ancora nelle disponibilità del Comune, dopo aver vinto la vicenda giudiziaria, o è stato perso? Se non è stato perso, come è stato pianificato o impiegato?
I lavori per rendere fruibile l’area e realizzare il cosiddetto Parco Fiumarella, progetto costato 2,5 milioni di euro e finanziato con fondi PRU, che prevedeva la bonifica dell’alveo del torrente e la realizzazione di un parco attrezzato fruibile a famiglie e cittadini come si è determinato? In che stato si trova oggi l’area? Di totale abbandono e degrado purtroppo…
A queste risorse si aggiungono anche gli altri investimenti di natura commerciale e culturale che un’area come quella di Sala merita, e che in assenza di programmazione ha invece visto danneggiati privati e la comunità tutta, se si considera che la Città di Catanzaro si compone di tanti segmenti di territorio che vanno conurbati e valorizzati e non isolati.

Consigliere comunale e provinciale Sergio Costanzo

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