Usb VVF: “Paradossale: sanzioni a chi si prodiga durante un incendio”

IL CASO

La denuncia è dell’USb di Catanzaro. Secondo l’Unione sindacale di base nelle ultime settimane si sono verificati due casi paradossali.

I CASI

Nel primo un precario del Corpo Nazionale VV.F. , libero cittadino nel momento dell’accaduto, con spirito di abnegazione,  si è prodigato coraggiosamente allo spegnimento di un incendio nella proprietà familiare, indossando  una giacca per coprirsi dalle fiamme simile ed affine a quella dei vigili del Fuoco, è stato convocato per essere sanzionato.

In un altro caso, gli stessi dirigenti, durante il violento incendio alla pineta di Siano, hanno ostacolato le operazioni di soccorso bloccando un mezzo dello stato VF per identificare il personale all’interno. Come se quelle persone si stessero imbucando in qualche festa o entrando allo stadio per vedere a sbafo una partita di serie A.

In questi mesi – scrive l’USB – abbiamo avuto l’impressione della regressione dei diritti, con dirigenti nominati  senza tenere conto del tessuto sociale all’interno del mondo lavorativo e della conseguente complessità del lavoro dei Vigili del Fuoco. L

Di fronte ad atteggiamenti di segno negativo, soprattutto nel campo delle emergenze incendi di questi giorni, non possiamo che intervenire presso il sig. Ministro dell’Interno

Come USB siamo dell’avviso che: la salute pubblica con connessa incolumità delle persone è la “legge suprema” e che allorquando è in gioco la vita come bene comune, l’atto di salvaguardia, deve considerarsi, senza dubbio alcuno, valido e legittimo come diritto – dovere non perseguitare un precario atteggiandosi al gerarca di turno!

IL COMMENTO

Ma ci viene anche da chiederci come tali signori dirigenti, non abbiano stessa sensibilità per una categoria come i VV.F. , già così malridotta e  non usino gli stessi strumenti diciamo così metodologici per individuare le pecche di un sistema  che da molti anni fa acqua da tutte le parti, come ad esempio, caserme che cadono a pezzi, liquami di scarichi sopra la testa del personale, senza acqua potabile senza mezzi, insomma, senza una vera ed essenziale progettuale a tutela del bene comune.

Dulcis in fundo: alcuna proposta credibile per le attività del soccorso a Catanzaro, anzi il personale ha ulteriormente visto il peggio della gestione al Comando capoluogo di regione, solo pavoneggiamenti personali e fallaci generalizzazioni di carte a disastri avvenuti,   senza giammai  proporre l’obiettivo primo ed assoluto di migliorare la società, le attività di soccorso tecnico urgente con la dovuta PREVENZIONE – per evitare, appunto i disastri!

Come USB – conclude la nota – lotteremo come sempre dalla parte della verità e giustizia ed in questo momento, ci sentiamo di esprimere pubblicamente la massima vicinanza umana, al malcapitato Vigile del Fuoco Precario che solo per aver adempiuto ai suoi doveri etici e legali, ha subito un’ingiusta sanzione.

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