Un caso, due versioni. Ve le proponiamo entrambe sperando nel frattempo si trovi la soluzione definitiva per il bimbo in questione, senza bisogno di righe sovrabbondanti ed eventuali tentativi di sovraesposizione mediatica.
LA SENATRICE BIANCA GRANATO
“Al Comune di Catanzaro succede quello che temevamo, e che avevamo già denunciato qualche settimana fa: troppo impegnati a fare i capi elettori, i consiglieri comunali e peggio ancora gli assessori, hanno di fatto chiuso gli uffici temporaneamente per ‘campagna elettorale’.
I diritti dei cittadini, le loro legittime istanze, le richieste di assistenza possono attendere fino al punto di essere tranquillamente ignorate. Succede soprattutto all’assessorato ai Servizi sociali, dove il padre di un ragazzo affetto da autismo non riesce ad avere udienza da giorni (come testimonia anche un video postato sui social) e gli uffici competenti invece di onorare il servizio con l’esercizio delle funzioni per cui vengono pagati dallo Stato, con le tasse dei contribuenti, giocano alle tre scimmiette: non vedo, non sento e non parlo.
Ed è perfino iniziata la caccia all’uomo: che fine ha fatto l’assessore Lostumbo? Ci rivolgeremo a “Chi l’ha visto”.
Ho raccolto lo sfogo di un genitore, facendo propria la denuncia diffusa sui social, che cerca di mettersi in contatto da giorni con gli uffici competenti dell’Assessorato alle Politiche sociali, e con l’assessore comunale al ramo, per avere notizie della possibilità di realizzare un “Progetto Vita” per il proprio figlio affetto d’autismo.
IL CASO
Questo padre che lotta quotidianamente per garantire al proprio figlio una esistenza dignitosa attraverso il sostegno che gli viene riconosciuto dalla legge vuole semplicemente avere notizie della possibilità che il Comune predisponga un progetto individuale, per come previsto dalla legge n. 328/00 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”).
La legge prevede infatti che affinché si ottenga in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità, si predisponga un progetto individuale per ogni singola “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92)”, attraverso il quale creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata, massimizzando così i benefici effetti degli stessi e riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni del beneficiario. Nello specifico, il Comune deve predisporre, d’intesa con la A.S.L, un progetto individuale, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di necessita la persona con disabilità, nonché le modalità di una loro interazione.
Attraverso tale innovativo approccio si guarda alla persona con disabilità non più come ad un semplice utente di singoli servizi, ma come ad una persona con le sue esigenze, i suoi interessi e le sue potenzialità da alimentare e promuovere.
DIMISSIONI
Se l’assessore Lostumbo non è informato, o non è documentato, o non riesce a dare risposte e non ha gli strumenti o il coraggio di affrontare direttamente questo padre e cittadino, faccia un favore alla comunità: si dimetta, ci liberi dalla sua incompetenza.
Io comunque, la prossima settimana mi recherò personalmente negli uffici dell’Assessorato per cercare di incontrare l’assessore e venire a capo della situazione, verificando la possibilità di dare risposte positive a questo cittadino. Nella speranza di trovare qualcuno che sappia di cosa stiamo parlando”.
L’ASSESSORE ROSARIO LOSTUMBO
“Mi onora il fatto che una senatrice della Repubblica come Bianca Laura Granato sia così tanto impegnata a monitorare le vicende della sua città che, invece di chiedere le dimissioni di un ministro, come mi aspetterei da chi siede a Palazzo Madama, invochi la testa di un semplice assessore comunale come il sottoscritto, per di più nominato da appena tre mesi.
Il suo ultimo intervento sulla stampa denota, evidentemente, una grandissima voglia di fare qualcosa di concreto per Catanzaro, cioè il territorio che l’ha eletta votando in massa un listone bloccato. Quelle elezioni hanno dimostrato che si può cambiare idea rispetto alla sonora bocciatura che le aveva rifilata, giusto poco tempo prima, da candidata a sindaco. Purtroppo in quella occasione non ha neanche raggiunto il quorum, altrimenti da consigliera comunale avrebbe contribuito a risolvere alcuni problemi.
GIA’ IN ESAME
Comunque, non posso biasimare la senatrice per aver preso spunto da un video pubblicato su un social network da un cittadino disperato. Rassicuro la senatrice che quello stesso cittadino, padre di un bambino autistico, l’ho ricevuto nella giornata di ieri come avevo già fatto la settimana precedente. Mi sono anche scusato con lui per i disagi causati da una vicenda che a breve verrà risolta.
Visto che la senatrice ha dichiarato di voler venire in assessorato, sono io stesso a invitarla: la porta è aperta, la sedia accanto alla mia è libera. In questo modo, e solo in questo modo, potrà toccare con mano la complessità di ciò che il settore Politiche sociali affronta ogni giorno. E proprio per questo, per la stima che nutro nei suoi confronti, avrà l’opportunità di riacquistare un po’ di immagine al davanti al suo elettorato. Io, ancora, potrò ragguagliarla su ciò che ho fatto in questi tre mesi da assessore. Mi basterà sicuramente meno tempo di quanto sarebbe necessario alla senatrice per illustrare la sua attività di tre anni a Palazzo Madama”.
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