Dall’Austria a Borgia: finisce latitanza del 33enne Commisso

INDAGINI DEI CARABINIERI

Diciotto di carcere è la pena che dovrà espiare Ivan Commisso, 33enne di Borgia (Catanzaro) esecutore dell’omicidio di Luigi Di Gianni avvenuto il 13 gennaio 2013 a Isola d’Asti nell’astigiano.

Lo scorso 7 ottobre 2021 la 1^ Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Torino ha emesso nei confronti del giovane calabrese un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché condannato per porto abusivo illegale di arma clandestina e omicidio volontario in concorso.

I carabinieri di Borgia, dopo accurati accertamenti, sono riusciti a rintracciare il killer in Austria per poi successivamente, una volta rientrato a Borgia, notificargli il provvedimento e,  due giorni fa, associarlo al carcere di Catanzaro – Siano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il fatto

Nel 2013 la vittima gestiva un night club a Strevi, nell’alessandrino. La sera del delitto, davanti alla villetta di famiglia e a sua moglie, Di Gianni ricevette tre colpi di fucile da caccia due dei quali andati a segno, uccidendolo. Infatti, la vittima stava uscendo di casa per andare ad aprire il night club Odeon.

A seguito delle indagini e dei primi due gradi giudizio, sono stati condannati a 18 anni di reclusione i due cugini entrambi di Borgia, il 33enne arrestato quale esecutore e il cugino quale mandante e complice.

Il movente è legato al mondo dei locali notturni perché il mandante viveva con la figlia del proprietario del night club del quale Di Gianni era gestore occulto. Venuto a mancare il proprietario, la figlia ha ereditato il locale e sarebbe stata una pesante discussione sulla locazione mensile del night a firmare la tragica fine di Di Gianni.

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