Il candidato a sindaco Donato risponde all’appello lanciato da Aldo Costa (A.B.A. e Fondazione Politeama)
“La necessità di istituire un Distretto della Cultura che favorisca la collaborazione virtuosa tra le molteplici risorse culturali presenti sul territorio catanzarese, sollecitata da Aldo Costa, rappresenta chiaramente uno degli snodi fondamentali che dovranno caratterizzare la prossima amministrazione comunale del capoluogo. Ed infatti, sin dal primo momento ho posto l’accento sulla esigenza di promuovere la formazione di un Distretto della Cultura, unitamente ad altri Distretti nell’intero Istmo.
L’impostazione sino ad ora seguita infatti mi sembra connotata da una interpretazione “statica” delle singole strutture dedicate alla Cultura e soprattutto senza una connessione funzionale tra loro.
Penso al contrario che le Istituzioni culturali meritino di essere messe in rete e soprattutto che promuovano – con il contributo fondamentale di un virtuoso coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado – un’azione proattiva, capace di far prevalere una visione “dinamica” di ogni attività.
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In questo contesto, mi sembra che potrà svolgere un ruolo importante anche la istituzione del Politecnico delle Arti – già proposto in passato –, il quale potrà sicuramente assumere una funzione decisiva anche per una attività, più coinvolgente e sistematica, del Politeama e del “ricostruendo” Masciari, finalmente dedicati anche alla produzione artistica. Ciò potrebbe consentire una attivazione significativa di importanti fonti di finanziamento statale, attingendo al Fondo Unico per lo Spettacolo; e soprattutto caratterizzare le attività culturali anche come un ben più rilevante fenomeno economico, fonte di occupazione per giovani e meno giovani.
In ogni caso la cultura rappresenta un servizio essenziale del quale tutti i cittadini devono poter fruire. L’annichilimento culturale di un popolo impatta sulla consapevolezza delle persone, sulla loro capacità di leggere ed interpretare i fenomeni, di informarsi con lucidità e di essere cittadini ed elettori liberi. Per tale ragione, la mia azione di governo sarà costituita da strategie a breve, medio e lungo termine nelle quali si inquadreranno azioni concrete e di immediata realizzazione.
Gli obiettivi che un’azione culturale deve perseguire sono molteplici e tutti egualmente importanti. E’ necessario coltivare identità e tradizioni, dare ai cittadini ampia possibilità di espressione, contribuire alla crescita culturale e umana delle persone, dare possibilità ai cittadini di sperimentare (e quindi crescere e affermarsi) nella produzione culturale e di utilizzare al meglio il proprio tempo libero.
I cittadini catanzaresi non debbono rinunciare all’ambizione di produrre cultura e abdicare al ruolo che la Città – ha avuto e – può avere nella storia, il quale ci impone di creare nuovi percorsi per il futuro della città e dei suoi giovani. Lo faremo con apertura e con intelligenza, identificando reali potenzialità e definendo strategie che possano portare la città a posizionarsi come punto di riferimento anche nazionale in specifici settori della produzione e del turismo culturale.
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In tale direzione – accanto alla valorizzazione dei tanti spazi culturali importanti presenti in città, giustamente citati da Costa – ritengo che si debba promuovere la ri-funzionalizzazione virtuosa, in chiave culturale, di nuovi luoghi da ricercare tra i tanti spazi inutilizzati in città, per i quali è di vitale importanza il ruolo attivo delle associazioni culturali del territorio.
E proprio il coinvolgimento delle associazioni culturali, degli operatori e dei cittadini attivi deve essere motore e spinta propulsiva. Tale esigenza potrà essere sicuramente evasa in modo positivo dalla Conferenza dei Cittadini e dalla istituzione di una Consulta Permanente per la Cultura, la quale sarà capace di imprimere unitarietà alle azioni culturali sull’intera rete, per un efficiente governo delle attività culturali, mediante il contributo delle istituzioni pubbliche e, soprattutto, delle istituzioni ed associazioni private, indispensabile alla crescita culturale della Città.“
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