S. Pietro a Maida, inaugurato uno zoo molto particolare

Uno zoo “speciale”, inaugurato a San Pietro a Maida il parco “La mia vita è uno zoo – la favola siamo noi”

Uno spazio speciale nel cuore della natura in cui potere conoscere da vicino animali provenienti da tutto il mondo con la guida attenta delle titolari della struttura che hanno creato questa realtà con l’intento di diffondere l’amore per gli animali ma anche offrire nozioni, curiosità ed elementi per ampliare la conoscenze delle specie.

È stato inaugurato a San Pietro a Maida il due giugno il parco “La mia vita è uno zoo – la favola siamo noi” in località Corda. Centinaia le famiglie accorse all’evento e che hanno così potuto vedere da vicino canguri, pavoni, zebre, dromedari albini dagli occhi azzurri, orsetti lavatori, Zeus il leone bianco, leonesse, la tigre reale del Bengala, la tigre rosa, pappagalli e l’istrice africana.

A tagliare il nastro il sindaco di San Pietro a Maida Domenico Giampà che nell’occasione ha dichiarato: «Questo è il primo giorno di un percorso molto importante che possa valorizzare questo territorio. Abbiamo creduto tanto in questo progetto e penso che sia il momento di fare in modo che sempre più persone vengano a contatto con questa realtà in cui si percepisce da subito il rispetto per l’ambiente e per l’equilibrio degli animali. Si tratta di un’attività unica in Calabria e mi auguro che tutti possano partecipare per sostenerne il percorso facendola diventare una “favola calabrese”».

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“Questo è un sogno che vogliamo regalare alle generazioni future – ha affermato Valeria Valeriu, una delle titolari della struttura  -. Vogliamo trasmettere educazione, conoscenza, rispetto e amore verso l’ambiente, ma soprattutto verso il mondo degli animali. Un ringraziamento speciale va al sindaco Giampà che ha creduto nel nostro progetto e ci ha aiutato in tutto».

Diverse le presenze istituzionali, tra queste il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci che ha rimarcato la peculiarità di un’area «dove questi animali trovano coccole ed accoglienza». «Credo che il consiglio regionale abbia il dovere morale di sostenere queste attività e mi auguro che troveremo – ha aggiunto –  i finanziamenti per farlo».

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