ATO rifiuti, Ruga difende scelte Abramo-Occhiuto

Il sindaco di Amato, Saverio Ruga, in qualità di componente del C.D.A dell’ATO rifiuti della provincia di Catanzaro, ha ritenuto opportuno esprimere la propria opinione in merito alle reazioni ed alle polemiche suscitate dalla recente Delibera di Giunta regionale n. 93/2022, avente ad oggetto l’approvazione del Documento tecnico di indirizzo-gestione dei rifiuti urbani.

“Come Amministratore dell’ATO Catanzaro, mi preme innanzitutto ringraziare il Presidente Sergio Abramo, che ha dimostrato ancora una volta di essere un amministratore capace e lungimirante; è noto a tutti che, tra i cinque ambiti territoriali ottimali, quello di Catanzaro è l’unico ad essere perfettamente funzionante a tal punto che i risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti e perfettamente in linea con gli obiettivi a medio-lungo termine.

Grazie infatti alle capacità politico-gestionali dimostrate dal presidente Abramo, dal Direttore e dai collaboratori, ed al senso di responsabilità dei sindaci e degli amministratori, nel territorio di competenza non si trova un rifiuto per strada e tutti i comuni, con grandi sacrifici e con la dovuta programmazione, sono sostanzialmente in regola con i pagamenti.

Pertanto, penso che l’unico ATO che possa esprimere qualche riserva sull’eventuale creazione di un ATO regionale sia soltanto quello di Catanzaro, in quanto in questo caso si ha la certezza di dover lasciare una strada che rappresenta un concreto esempio di buona amministrazione.

A dimostrazione di quanto affermato, si evidenzia come, al fine di dare personalità giuridica all’Ambito, rendere la sua azione più efficace ed efficiente e proseguire il percorso, già intrapreso, di autonomia e autosufficienza, nel mese di agosto 2021 tutti i comuni hanno sottoscritto l’atto di costituzione del “Consorzio ATO rifiuti Catanzaro”; inoltre, nelle scorse settimane, l’Assemblea dell’ATO è stata informata sulle proposte progettuali presentate nell’ambito del PNRR, per un importo complessivo di circa 90 milioni di euro, finalizzate al potenziamento degli impianti di trattamento dei rifiuti di Lamezia e di Catanzaro-Alli.

Suscita quindi meraviglia questa alzata di barricate da parte di alcuni amministratori e, soprattutto, di alcuni consiglieri regionali che forse, essendo in Consiglio dal 2014, anno di approvazione della legge n. 14, avrebbero potuto dare a tempo debito un contributo fattivo. D’altra parte, non mi sento nemmeno di biasimare l’iniziativa della Giunta regionale né penso che il Presidente Occhiuto abbia fatto uno sgarbo Istituzionale nei confronti di amministratori non in grado di affrontare adeguatamente una problematica delicata come quella dei rifiuti; ritengo soltanto che abbia agito di conseguenza di fronte a risultati che, al netto dell’ATO Catanzaro, sono fallimentari.

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