Aumentano denunce per maltrattamenti e atti persecutori

Sono sempre di più le richieste d'intervento dei carabinieri. Sempre più alta l'attenzione dell'Arma

Sempre più casi di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori vengono denunciati ai Carabinieri e sempre più interventi vengono richiesti al 112. Così immediatamente scattano tutte le procedure a tutela delle vittime di violenza di genere. In particolare, si sono verificati tre casi in varie aree della provincia. Tre donne trovano la forza per denunciare i rispettivi compagni violenti.

Una giovane donna, residente nell’area dell’alto ionio catanzarese, era vittima ormai da 4 anni di condotte vessatorie, continue minacce ed insulti da parte del compagno. Inizialmente una normalissima relazione sentimentale, fatta di affetto e stima reciproca, una relazione come tante altre, trasformatasi però in un vero incubo. La nascita di un bambino non aveva poi migliorato le cose, al contrario ciò aveva determinato nella giovane maggiore difficoltà nell’assumere la decisione di interrompere quella relazione, caratterizzata da morbosa gelosia, schiaffi, insulti e continue vessazioni, che l’aveva portata ormai a vivere in un stato di costante paura per la propria incolumità e per quella del figlio. La donna ha trovato la forza e il coraggio di rivolgersi all’Arma e ha denunciato le violenze prendendo finalmente le distanze dal proprio compagno e ponendo fine alla loro convivenza.

A seguito di indagini, i Carabinieri hanno così denunciato il compagno all’Autorità Giudiziaria e attivato le procedure del cd. “Codice Rosso” a tutela delle vittime di violenza di genere, che prevedono un intervento immediato dell’Autorità, con la possibilità del collocamento della vittima in una comunità protetta, l’intervento di personale specializzato per fornire supporto psicologico, nonché la comunicazione urgente della notizia di reato all’Autorità Giudiziaria per l’eventuale adozione di misure pre-cautelari e cautelari a carico dell’autore del reato.

Nel reventino, invece, l’ex convivente pedinava una giovane ragazza che coraggiosamente ha raccontato tutto ai Carabinieri. In questa circostanza, atti persecutori è il grave reato per il quale un 21enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e sono state attivate anche qui le procedure previste dal “codice rosso”.

Nell’area tirrenica della provincia, una donna veniva aggredita e percossa dal coniuge che le procurava escoriazioni sul corpo e l’intervento immediato dei Carabinieri ha scongiurato qualsiasi conseguenza più grave. In questo caso, come in molti altri, la vittima, dopo aver richiesto l’intervento dell’Arma, non ha inteso formalizzare la denuncia nei confronti del marito, ma è stata comunque indirizzata al centro antiviolenza e sono state attuate tutte le procedure previste dal “codice rosso” anche per il supporto psicologico.

L’attenzione dell’Arma sul fenomeno della violenza di genere è sempre molto elevata e vede quotidianamente impegnati i Carabinieri, uomini e donne in divisa, della Provincia di Catanzaro al fine di prevenire la violenza domestica, proteggere le vittime e perseguire i trasgressori.

Importanti punti cardine della strategia dei Carabinieri per la difesa delle vittime di violenza di genere sono rappresentati dalla rete nazionale di monitoraggio creata dall’Arma sul delicato fenomeno, attiva in tutta la penisola, e sicuramente dalla presenza e dall’apporto di professionalità fornito dalle donne in uniforme, elementi ormai indispensabili per l’Istituzione. Tra l’altro proprio oggi, 5 ottobre 2021, ricorre il 21° anniversario dell’ingresso delle prime donne nei Carabinieri.

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