Disappunto e disapprovazione sui social sul caso della vela di 13 metri arenatasi sabato sulla spiaggia catanzarese di Bellino.
La rabbia, espressa con diversi messaggi di commento sotto la notizia di CatanzaroTv, riguarda la completa distruzione dell’imbarcazione trovata al mattino dopo sulla spiaggia a pezzi.
In un primo tempo avevamo attribuito lo sfascio della vela, una costosa Sun Odyssey molto usata per trasportare migranti, alla forza del mare.
In effetti però, come testimoniato dalle persone presenti sul posto, l’impeto delle onde non era tale da determinare lo scempio della barca che invece, come si nota dalla immagine accanto, sembra essersi frantumata contro una scogliera, anziché arenata sulla sabbia dello Jonio.
“Non è stato il mare a distruggere la barca” è stato il senso di molti commenti.
Ad eliminare ogni dubbio però una foto (quella in copertina) passataci da un lettore di cui abbiamo verificato identità e veridicità.
Nello scatto, evidentemente poco nitido per mancanza di luce, si nota un braccio meccanico che affonda all’interno della barca.
Un tentativo maldestro di recuperarla? Si potevano utilizzare altri metodi?
In attesa di risposte dalle istituzioni presenti sul posto una cosa rimane certa: non si trattava di un gommone o di un vecchio peschereccio ma di una imbarcazione ancora in ottimo stato.
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