Bassetti (CEI) concelebra i 900 anni della Cattedrale

La diocesi di Catanzaro-Squillace ha festeggiato i 900 anni della sua Cattedrale, dedicata alla Vergine Assunta e ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e inaugurata nel 1121 alla presenza di Papa Callisto II.

Un evento fortemente voluto dal neo Arcivescovo Metropolita Claudio Maniago che ha accolto con gioia la presenza del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Gualtiero Bassetti. La Basilica dell’Immacolata è stata la sede della Solenne Concelebrazione Eucaristica, vista la nota indisponibilità dello storico edificio, chiuso da quattro anni per significative criticità strutturali.

Presenti anche i vescovi delle diocesi suffraganee di Crotone-Santa Severina, Angelo Raffaele Panzetta e di Lamezia Terme, Giuseppe Schillaci.

“Nella sua persona – ha detto Monsignor Maniago rivolgendosi al Cardinale Bassetti – sentiamo la vicinanza del Santo Padre a cui va il nostro affetto riconoscente e il nostro costante ricordo nella preghiera; in Lei Presidente della CEI, sentiamo partecipe a questo nostro momento di festa, tutta la Chiesa in Italia. Mi permetta di aggiungere che per me è motivo di ulteriore gioia averla qui con noi, in questa domenica; è infatti particolarmente forte l’affetto che mi lega alla sua persona che è presenza paterna nella mia vita e nel mio ministero fin dai tempi del Seminario di Firenze.

Ci faccia dono di ricordarci nella sua preghiera perché possiamo crescere come Chiesa del Signore, lievito di fraternità e di pace in questa splendida terra di Calabria”.

Parole di sostegno anche per Monsignor Maniago da parte del Presidente della CEI: “Avete un giovane vescovo, ben preparato spiritualmente e culturalmente, pieno di energie e soprattutto desideroso di fare il pastore e di essere il vescovo di tutti.

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E quindi Catanzaro parte bene. Mi auguro che noi contemporanei sappiamo onorare e anche vitalizzare, cioè rendere vivo, questo patrimonio, che non è nostro ma ci è stato affidato, e noi lo dovremo affidare alle generazioni future.

Oggi è un’occasione per riflettere sulla fede in Dio e anche sul mistero della sua presenza in mezzo a noi, perché la Chiesa anche come edificio è un segno eloquente della presenza di Dio, come anche la bellezza, che si manifesta anche nelle opere delle mani dell’uomo.

Ogni chiesa, specialmente la cattedrale, racchiude in sé qualcosa di particolare, nella semplicità o nello splendore dell’arte costruttiva esprime una primordiale esigenza umana, oggi ancora più avvertita: incontrare Dio che si fa presente in mezzo agli uomini e con loro vuole comunicare. Per questo ogni chiesa è davvero casa di Dio, il tempio di Dio, il luogo della grazia”.

Non è mancato infine un forte richiamo alla crisi internazionale e alle vicende della guerra in Ucraina: “Ho sentito l’Angelus di oggi, l’appello accorato del Papa e quello che dice, che riguarda veramente tutti, senza distinzioni, una religione o un’altra, un colore o un altro, quello che dice il Papa è il messaggio di un padre che supplica i figli a ristabilire la pace, che è il dono più grande che Dio abbia fatto all’umanità”.

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