“Basta recriminazioni: ora bisogna riconvertire il multipiano”

di Stefano Veraldi*

Il multipiano del Politeama di Catanzaro chiuso da 10 anni, esattamente dal 31/12/2012.
Uno scempio e sperpero di denaro pubblico, costato 10 miliardi che si aggiunge a: stazioni ferroviarie, campi sportivi e parcheggi, centri commerciali e parchi, che non hanno conosciuto la parola fine.

Oppure sono state concluse, inaugurate dopo indicibili vicissitudini ma non attivate. Un’epidemia che in questi anni si è estesa dalla Sicilia alla Valle D’Aosta.

Anche a Catanzaro ha trionfato la logica del fare per fare, e come sostiene Bernardino Romano, professore di Pianificazione e valutazione ambientale all’Università dell’Aquila: “Politici e imprenditori hanno raccolto finanziamenti ovunque, a livello europeo e nazionale, costruendo nel loro interesse e non in quello delle collettività. Risultato, la spaventosa debolezza di progetti che franano al primo intoppo: un cambio di giunta, la crisi di un’impresa appaltatrice, il banale prolungarsi dei lavori… “Un ingente spreco di risorse pubbliche” dovuto alla “carenza di programmazione, all’eccessiva frammentazione, alla dilatazione dei tempi di esecuzione e alle carenze ed inadeguatezze dei controlli tecnici ed amministrativi”.
Il peggio insomma. Tanto oscuro e articolato da causare un’oggettiva difficoltà nell’accertamento delle responsabilità, il più delle volte ascrivibili ai vari livelli decisionali: Scuola Mazzini, Ascensore Bellavista, Parco Romani, ex Macello, Sovrappasso funicolare, sovrappasso piloni stazione quartiere Lido, Parco Genziana, Sistemi Ettometrici quartiere Sala fino a Via Madonna dei Cieli (corridoi pedonali meccanizzati), display luminosi per parcheggi, Villa Margherita, insomma, un elenco ancora lunghissimo e sconcertante! Tante promesse, miopia totale e valanghe di euro buttati. Un finale che mette malinconia. Un tempo si diceva che chi non porta a compimento l’opera è un inconcludente.

E ora?

Ora dopo ancora 4 anni, era esattamente l’estate del 2018 l’amministrazione comunale siglò con la Regione guidata dal democrat Mario Oliverio, un accordo di programma che, nel complessivo quadro di un nuovo sistema di mobilità a Catanzaro, tra l’altro prevede la riqualificazione del parcheggio, con un investimento di 4 milioni.

Il “gigante” di cemento e di acciaio nell’abbandono, con un passato difficile, che rappresenta uno dei principali “vulnus” del capoluogo di regione, un capitolo di sprechi, ritardi, inerzie e disattenzione che sembra non avere mai la parola fine, spera in un futuro roseo, con l’augurio che il Presidente del Consiglio regionale di Catanzaro, Filippo Mancuso, possa portare a termine la vecchia iniziativa curata dal dirigente Antonio De Marco, che prevede ben 450 posti auto nel multipiano, da utilizzare non più con meccanismi automatizzati ma attraverso un sistema di rampe.

Un ritorno al passato che garantirebbe più posti auto per il rilancio del centro storico

*candidato consiglio comunale Catanzaro

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