Bocciato definitivamente altro impianto rifiuti a Marcellinara

La Regione Calabria ha comunicato al Comune di Marcellinara l’archiviazione del procedimento inerente la realizzazione di un nuovo impianto di produzione di combustibile solido secondario, derivato dalla lavorazione dei rifiuti, avanzato da CalMe Spa, che ha rinunciato alla prosecuzione dell’iter autorizzativo.

“Siamo soddisfatti – ha dichiarato il Sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo nel commentare la comunicazione dal Dipartimento regionale all’Ambiente – perché si è finalmente compreso che non si può decidere su un tema delicato e strategico come quello dei rifiuti senza tenere in minima considerazione i territori e la cittadinanza interessata”.

Una lunga battaglia quella portata avanti dal Comune di Marcellinara, che ha visto la mobilitazione congiunta anche dei Consigli Comunali di Maida e Tiriolo e l’attivismo di tantissimi cittadini dell’area dell’Istmo che si sono ritrovati per protestare sotto la cittadella regionale, il giorno dell’avvio della conferenza dei servizi decisoria nello scorso mese di ottobre.

“Un grande ringraziamento – ha evidenziato il Sindaco Vittorio Scerbo – lo rivolgo pubblicamente al Prof. Umberto Arena, Ordinario di Impianti di Trattamento dei Rifiuti Solidi presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli, per il prezioso supporto scientifico fornito al Comune di Marcellinara. La battaglia a difesa dell’ambiente e del nostro territorio ha trovato, infatti, grazie a lui, sostanza nelle osservazioni tecniche presentate  e smontato, punto su punto, lo studio di impatto ambientale presentato”.

Il Comune di Marcellinara, grazie al supporto del Prof. Arena, per mesi, e nel corso di una pubblica e affollata assemblea svolta nel settembre scorso nella piazza del Centro dell’Istmo, ha continuato a ribadire la sua ferma e  convinta opposizione alla realizzazione di un nuovo impianto di produzione di CSS per le motivazioni già note, che riguardano gli elevati rischi per l’ambiente e la salute dei cittadini: rischio di contaminazione falde acquifere; rischio di incendi non controllabili; rischio di emissioni inquinanti di particolato fine e di sostanze odorigene;

rischio di sovraccarico delle già precarie strutture viarie; rischio di incremento delle portate di CSS bruciate nel cementificio che non possiede sistemi adeguati di monitoraggio e di abbattimento di inquinanti. Nel corso della conferenza dei servizi il Comune di Marcellinara aveva, inoltre, ribadito l’obbligo di legge in capo al soggetto proponente di fornire, oltre alla documentazione per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), anche quella, mancante, necessaria al provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

“La Regione Calabria – ha rimarcato il Sindaco Vittorio Scerbo – ci auguriamo ora prenda atto che non si può più affrontare la problematica dei rifiuti dall’alto, senza coinvolgere ed ascoltare preoccupazioni e istanze delle comunità di riferimento, e soprattutto senza indicare, a monte, la programmazione e la strategia di rifiuti in tutta l’area che, in questo caso, è la ormai mitica area centrale della Calabria tra Catanzaro e Lamezia Terme”.

“Sarebbe, altresì, auspicabile – ha concluso il Sindaco Vittorio Scerbo – che le autorità sanitarie regionali preposte agiscano per avviare una valutazione di impatto sanitario nell’Istmo di Marcellinara per conoscere lo stato reale di salute del territorio e l’impatto epidemiologico sulla popolazione. Popolazione che sui temi dell’ambiente e della salute – come dimostrato in questo caso con i sit-in e le raccolte firme realizzate – sa farsi sentire con determinazione, coraggio e fermezza”

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