L’avvocatessa catanzarese di Cambiavento che ha surrogato il dimissionario De Sarro ha affrontato subito tre temi spinosi, Porto, cinema Orso e partecipate
C’è senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni nelle parole con cui Daniela Palaia, avvocatessa catanzarese, si è insediata nel ruolo di consigliere comunale a Palazzo De Nobili.
E il suo ingresso in Consiglio comunale in sostituzione del dimissionario Vincenzo De Sarro a pochi mesi dal termine naturale della consiliatura non risente del poco tempo a disposizione: «I limiti temporali e di ruolo (all’opposizione dell’attuale amministrazione, insieme al consigliere Nunzio Belcaro) non possono certamente costituire un alibi o una giustificazione per non profondere tutto l’impegno necessario ad affrontare, con gli strumenti che mi sono consentiti, la difficile fase che la nostra città sta attraversando, sia dal punto di vista economico che da quello strettamente amministrativo», ha detto nel suo intervento d’insediamento.
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Un insediamento, il suo, come detto giunto a seguito delle improvvise dimissioni di De Sarro: «Quando mi è giunta la notizia che nell’avvicendamento nella carica a consigliere sarebbe toccato a me ricoprire tale ruolo in rappresentanza del movimento Cambiavento confesso di aver avuto un primo momento di turbamento dovuto alla necessità di dover riorganizzare in poco tempo gli impegni professionali precedentemente assunti. Queste condizioni non ho voluto incidessero sulla necessità di procedere sulla decisione di rimanere in carica fino alla fine della consiliatura.
Più forte e più prepotente è stato il rispetto per quello che, indubitabilmente, è l’ambito più importante e più alto tra le Istituzioni cittadine, questa Assemblea che oggi sono chiamata ad integrare: trovo irrinunciabile onorare il mandato e la fiducia che ormai circa cinque anni fa diversi elettori hanno voluto conferirmi. Pur nei pochi mesi che ci separano dalla fine di questo mandato, la comunità cittadina tutta attende risposte importanti: proprio in questi ultimi mesi, infatti, ci attendono decisioni cruciali che possono indirizzare e condizionare in gran parte il futuro della città.
Penso, per esempio, al nuovo assetto di alcune società partecipate; alla annosa e insoluta questione relativa al porto e alla connessa gestione dei pontili, questione non rinviabile ma urgente; penso alle decisioni e alle scelte che nelle prossime settimane andranno assunte rispetto alla nota vicenda del Cinema Orso che è tutt’altro che risolta».
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