E’ diretto ed impressionante il racconto che un agente di polizia penitenziaria ha fatto su come è stato aggredito.
Pacifico come si addice ad un corpo di polizia dalle funzioni delicatissime come quelle penitenziarie.
Ma nel sit in inscenato davanti al carcere Ugo Caridi di Catanzaro tutti i sindacati ed il personale sono apparsi allo stremo, sfiancati da aggressioni fisiche e verbali, da un organico sempre più ridotto, e da una situazione generale che potrebbe preludere da un momento all’altro a conseguenze peggiori.
Il provveditore regionale Liberato Guerriero in una nota scrive di aver avuto rassicurazioni dal presidente Occhiuto per la situazione sanitaria di competenza regionale; e dal dipartimento gestione personale sulla prossima assegnazione di nuove unità
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