Comunali, botta e risposta tra Donato e Mancuso su big partiti

“E’ sbagliato, strumentale e provocatorio, attribuirmi frasi estrapolate da un ragionamento più complesso, volto a sottolineare la caratura squisitamente civica del governo che intendiamo assicurare alla città, in uno dei frangenti più difficili della sua storia, sia per la gravità della crisi economica che per la frammentazione della politica di sinistra e di destra che a Catanzaro presenta aspetti più acuti che altrove.

E’ quanto dichiara, in una nota, il candidato a sindaco Valerio Donato.

Ho il massimo rispetto per tutti i partiti  nazionali, a partire dai leader della Lega e di Forza Italia che con i leader del Pd e dei Cinque Stelle, governano assieme il Paese, per fronteggiare gli effetti della pandemia e della grave crisi economica. Ma è mia intenzione sottolineare che la proposta civica che mi onoro di rappresentare, trova il suo fondamento nella necessità di costruire un governo di salute pubblica che sia in grado di far rinascere la città di Catanzaro dal declino a cui è stata consegnata in particolare negli ultimi anni.
Tengo, inoltre, a precisare che quanto riportato da alcune testate giornalistiche, in merito ai rapporti con i partiti politici che hanno aderito alla mia proposta di governo, non vuole in alcun modo rappresentare una presa di distanze nei confronti di alcun partito o alcun leader politico nazionale.

Più semplicemente, ritengo che la competizione elettorale riguardi solo la città e non coinvolge gli orientamenti politici nazionali ai quali pur fanno legittimamente richiamo i partiti locali. In tale direzione, è prioritario concentrarsi, unitamente a tutta la coalizione, sul programma elettorale e sui progetti che i miei concittadini attendono per ridare lustro al capoluogo della Calabria.
Considero, infine, i tentativi di mettere in contrapposizione i nostri programmi  e la mia storia personale con i contributi e le storie di chi ha inteso responsabilmente mettere a disposizione del bene comune energie e progettualità,  importanti per quantità e qualità, un chiaro segnale di debolezza e di marcato disorientamento politico e culturale”.

 


La replica di Mancuso, presidente del consiglio regionale in quota Lega.

“Prendo atto del  chiarimento del prof. Donato circa la presenza o meno sul palco dei leader politici nazionali, ma mi preme sottolineare, a scanso di equivoci che potrebbero intralciare  il percorso condiviso, la necessità che vi sia massima chiarezza nelle relazioni fra le parti della coalizione che punta a dare a Catanzaro un’Amministrazione di salute pubblica.

Lo dobbiamo ai cittadini che vanno al voto e lo dobbiamo al nostro elettorato d’area che contribuirà, anche quantitativamente, alla vittoria del 12 giugno”.

“La Lega – una delle principali forze politiche del centrodestra italiano e del Governo nazionale e parte dinamica e  organica delle forze politiche che governano la Regione Calabria – assieme alle espressioni civiche catanzaresi che ad essa si ispirano, hanno scelto di sostenere il prof. Donato, perché si è ritenuto che egli abbia le competenze necessarie per amministrare una città in evidente declino, ma anche perché è il candidato sindaco alternativo a quello indicato da Pd e Cinque Stelle”.

Ad avviso di Mancuso: “Il civismo, cui fa giustamente riferimento il prof. Donato, è senz’altro la migliore proposta possibile per Catanzaro, in questo frangente di frammentazione della politica che ha necessità di recuperare la fiducia dei cittadini, ma sarebbe sbagliato, sia adesso che quando si dovranno garantire  risposte efficaci ai problemi, sottovalutare le identità politiche e i valori rinvenibili nelle esperienze dei partiti che si sono assunti la responsabilità di sostenerlo”.

Infine, Mancuso sottolinea: “La Lega, se l’impostazione concordata non subirà deragliamenti imprevisti, darà, a incominciare da Matteo Salvini che guarda alle questioni calabresi sempre con grande interesse, il suo rilevante contributo di proposte operative, nella misura in cui le sarà riconosciuta la capacità ed il merito di aver favorito questo inedito laboratorio di buone pratiche amministrative che comprende individui e storie diverse, ma non per questo incompatibili”.

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