“Concorso comandante Polizia locale: ritardo per parere Anac”

Riceviamo e pubblichiamo da Nicola Fiorita *

Un’Amministrazione che ha vinto le elezioni anche mettendo al centro della propria azione la legalità e la trasparenza, non può non affrontare con rigore e cognizione giuridica atti e procedure fondamentali, quali quelle concorsuali. Così come è avvenuto per l’aggiudicazione dei pontili, anche per la  selezione pubblica del nuovo comandante della Polizia Locale è stato necessario fugare dubbi procedurali, a costo di allungare i tempi di sua definizione.

La richiesta di parere all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, rappresenta una forma certa di garanzia per l’Amministrazione e per i cittadini, strumento al quale noi abbiamo il dovere di fare ricorso per verificare di avere agito correttamente.

Il consigliere Corsi ha chiesto legittimamente chiarimenti sui motivi sottesi alla sospensione temporanea della procedura concorsuale, anche in considerazione dell’importanza della figura apicale oggetto del concorso stesso. Posso certamente rassicurarlo: nessuna pressione è stata esercitata per rallentare lo svolgimento del concorso che, non appena l’Anac con i suoi tempi ci farà pervenire il parere sulla presunta incompatibilità di un componente della commissione, riprenderà celermente il suo cammino. Se avessimo ricevuto una qualunque pressione, anche indiretta o velata, non avremmo esitato a denunciarlo alle autorità competenti.

La stessa composizione della commissione esaminatrice, nella quale figurano prestigiose e indiscusse figure di garanzia quali il Prefetto Giuseppe Gualtieri e i docenti universitari Marco Calabrò e Rocco Reina, rappresenta una certezza assoluta in termini di trasparenza e imparzialità.

Sono ovviamente d’accordo con il consigliere Corsi quando afferma che il comandante della Polizia Municipale è figura assolutamente centrale e indispensabile per rilanciare il ruolo del Corpo, a cui vogliamo restituire prestigio ed efficienza, con scelte politiche molto forti come quella già compiuta con l’istituzione del Gruppo Catanzaro Lido, formato da 6 unità, nel periodo estivo.

Infine, in merito alla problematica delle norme di salvaguardia nelle zone che saranno escluse dalla rigenerazione urbana, ho personalmente rafforzato le indicazioni del Consiglio Comunale e posso pertanto rassicurare il consigliere Corsi che nessuna richiesta di cambiamento di destinazione d’uso, ampliamenti o permessi di costruire sarà istruita o licenziata prima dell’approvazione della pratica in aula, che avverrà in tempi stretti.

Laddove il consigliere Corsi, nel legittimo esercizio del proprio ruolo istituzionale, sia venuto a conoscenza diretta di fatti o documenti che integrino fattispecie di natura penale, lo invito a non avere esitazione alcuna e a denunciarli prontamente all’autorità giudiziaria, assumendosene ovviamente la piena responsabilità”.

*sindaco di Catanzaro

“Polizia Municipale, pressioni sul concorso per il comandante?”

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