Troppo comodo per l’Anas cavarsela con una nota in cui dice che collaborerà con gli inquirenti nell’inchiesta sul ponte Morandi.
Va giu duro il consigliere comunale Antonio Johnny Corsi dopo le risultanze di Brooklyn
“Le responsabilità dell’Azienda sono enormi e credo che il presidente dell’Anas Gemme e l’amministratore delegato Simonini debbano con immediatezza rimuovere la dirigenza calabrese per il mancato controllo su quello che succedeva nel cantiere del Morandi. Intervenga anche il ministro delle infrastrutture Giovannini con i suoi poteri di vigilanza sull’Azienda perché sono davanti a tutti i gravi danni provocati alla Città di Catanzaro sia sotto il profilo della sicurezza sia sotto quello dell’immagine. Non doveva accadere tutto ciò dopo il disastro del Morandi di Genova. Spero che i parlamentari calabresi, sempre più silenziosi, sollecitino il ministro ad adottare provvedimenti duri.
Non sono per niente d’accordo con chi tende a sottovalutare l’accaduto, dicendo che dopotutto i lavori sotto inchiesta riguardavano “solo i rivestimenti”. Proprio i rivestimenti in opere come il nostro Morandi sono fondamentali perché proteggono le strutture dagli agenti atmosferici, come vento e piogge, riducendo i fenomeni di corrosione che già erano evidenti.
Poiché i cittadini giustamente non si fidano e sono storditi da queste notizie, sollecito l’esecuzione di tutte le verifiche tecniche necessarie per rassicurare tutti sulla sicurezza del ponte. Anche a Genova si diceva che tutto era a posto. E poi come fidarsi di una dirigenza Anas che non ha effettuato alcun controllo sui materiali utilizzati ?
L’Anas non è amica di Catanzaro. Io lo denuncio da mesi – ricorda Corsi – ricordando anche la bretella-killer dell’ospedale, la mancata illuminazione della tangenziale, il pessimo stato di alcune strade. Spero che da quanto accaduto al Morandi si tragga una lezione.”
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