Soveria Mannelli, mons. Bertolone presenta il suo libro sul giudice Livatino

All’evento presenti anche il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e il Vescovo di Lamezia, mons. Giuseppe Schillaci

“Rosario Livatino. Agende non scritte” è il titolo del libro che l’Arcivescovo di Catanzaro e Presidente della CEC, mons. Vincenzo Bertolone, ha dedicato al martire siciliano, beatificato lo scorso 9 maggio ad Agrigento.

Il volume, edito da Rubbettino, – è scritto in una nota – verrà presentato per la prima volta a Soveria Mannelli, presso il Santuario Nostra Signora di Fatima, domani, 16 giugno. La presentazione sarà preceduta, alle 18,30, dalla celebrazione dei Vespri presieduti dallo stesso mons. Bertolone. All’evento prenderanno parte, oltre all’Autore, il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, il dott. Salvatore Curcio, e il Vescovo di Lamezia, mons. Giuseppe Schillaci. L’evento dà inizio alla novena in onore di San Giovanni Battista, patrono della città del Reventino.

Il libro di mons. Vincenzo Bertolone, che è peraltro postulatore della causa di Livatino, – si legge ancora – non si limita a ricostruire le fasi della vita del Giudice ucciso dalla mafia, ma attraverso le testimonianze di quanti lo conobbero e agli appunti che il Beato era solito vergare, riesce a rendere lo spessore umano, spirituale e soprattutto cristiano del giovane Rosario. Un ragazzo che sin da giovanissimo si interroga sulla giustizia e sulle dinamiche che spesso finiscono per rendere gli uomini prigionieri delle loro stesse costruzioni e che a quella giustizia espressione dell’amore di Dio saprà offrire tutto se stesso, fino al sacrificio estremo.

I giorni di Rosario Livatino(1952-1990)  – conclue la nota – scorrono tra le mani di chi legge, in maniera asciutta, essenziale, diretta. Con sensibilità, equilibrio e decoro. Mancano i toni enfatizzanti di certe agiografie. Non ci sono forzature, nulla che occorra dimostrare. Le parole – frasi, citazioni, pezzi di repertorio, stralci di giornale, testimonianze – calzano a puntino, al momento giusto. E raccontano l’evento, straordinario nella sua normalità, di un’esistenza abbracciata e custodita dal Divino: «Sub tutela Dei»!

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