Riceviamo e pubblichiamo da Nicola Fiorita*
“Il tema della sicurezza è anch’esso uno di quelli su cui si gioca il futuro di Catanzaro nei prossimi anni. Il congresso del Siulp – che ringrazio per l’invito a partecipare – è stata l’occasione per ribadirlo e per dire che anche sulla sicurezza abbiamo idee ben chiare. C’è preoccupazione tra i cittadini ed è comprensibile. Troppi episodi inquietanti, comprese le aggressioni ai poliziotti, ma proprio per questo pensiamo che sia indispensabile rafforzare il rapporto tra la comunità e le forze dell’ordine impegnate sul territorio. Non basta solo l’indignazione. I cittadini devono essere incondizionatamente dalla parte dei poliziotti, devono parlare, devono collaborare, devono vincere la pur comprensibile paura. Non è facile, lo sappiamo, ma pensiamo a strumenti concreti che possano favorire questo salto di qualità.
I Comitati di Vicinato.
Altre città vi hanno dato vita, da ultima Firenze, con cui siamo in contatto per monitorare i risultati che l’iniziativa sta producendo. Si tratta di gruppi di cittadini che su WhatsApp si scambiano informazioni, diventando gli “occhi” delle forze dell’ordine. Sia chiaro, niente a che vedere con le tristemente famose ronde di memoria leghista.
Niente sceriffi, ma solo cittadini che, opportunamente formati, possono fornire collaborazione alle forze dell’ordine e ai vigili urbani.
L’Ufficio Città Sicura, istituito dal sindaco e affidato a una personalità con importanti esperienze nella Polizia di Stato. L’ufficio avrà il compito di fare sintesi tra diverse iniziative come i Comitati di Vicinato ma anche studiare i fenomeni criminali o di degrado sociale sul territorio e fornire proposte concrete per contrastare la delinquenza e l’illegalità.
Il Sindaco della Notte.
Samo consapevoli che c’è la necessità di coniugare il diritto al divertimento con quello alla tranquillità, perché entrambi fanno buona qualità della vita. Per questo abbiamo pensato a un manager che faccia mediazione tra il popolo della movida, i residenti che chiedono di poter riposare in tranquillità e i gestori dei locali di svolgere la loro attività. In Europa, il Sindaco della Notte è già una realtà. In Italia, l’ufficio sta per essere istituito a Roma, Milano, Torino, Bologna. La movida, compresi gli eccessi che generano tensioni, non è un problema solo per Catanzaro.
Il punto è come sempre la capacità di governare i fenomeni. Il Sindaco della Notte non dovrà limitarsi a mediare tra i diversi diritti ma dovrà anche proporre soluzioni concrete, come ad esempio l’articolazione degli orari, un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici negli orari notturni, un piano dei parcheggi, campagne promozionali contro la droga e gli abusi di alcool.
Infine, la situazione dei quartieri “caldi” della città.
Sappiamo che alcune porzioni di territorio sono fulcro di attività delinquenziali e sono percepite come una sorta di zona franca. Noi pensiamo che non sia tollerabile che esistano zone franche e che, ove fosse, l’amministrazione dovrà guidare l’iniziativa interistituzionale per smantellarle, sia con le armi della prevenzione e della lotta al disagio sociale, sia con le armi della repressione dei reati.
Pensiamo a un’azione combinata tra Comune e forze dell’ordine per aggredire il fenomeno, puntando su un massiccio programma di videosorveglianza, su un investimento per l’illuminazione a giorno di tutte le vie, sul contrasto alle illegalità e agli abusivismi, intensificando controlli sulle abitazioni occupate abusivamente e sulle attività commerciali illegali.
Parallelamente c’è bisogno di un grande investimento sulle politiche sociali, puntando a sottrarre le giovani generazioni dalle tentazioni della strada. Quindi più impianti sportivi, più servizi per le persone, più istruzione, più pulizia, più educazione civica. I compiti di repressione spetteranno alle forze dell’ordine e alla magistratura, mentre il Comune dovrà adoperarsi per efficientare il corpo della polizia locale che ha bisogno di essere rinnovato, meglio formato, dotato di tecnologie e mezzi.
Si sappia che hi non rispetterà le leggi, chi rifiuterà il sostegno sociale del Comune, chi si sottrarrà alle regole della civile convivenza, si porrà definitivamente fuori dalla comunità catanzarese e ne pagherà le conseguenze.
*candidato sindaco di Catanzaro
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