riceviamo e pubblichiamo da Franco Longo del Movimento Alleanza popolare per Catanzaro
“Invece di preoccuparsi del suo programma per la città, il comitato che sostiene Fiorita attacca consiglieri e assessori uscenti che sarebbero colpevoli di abiurare l’esperienza Abramo. Bene, non c’è stata alcuna abiura, né c’era niente da abiurare. Come movimento abbiamo scelto di sostenere un progetto, quello di Valerio Donato, convinti da una proposta che riteniamo perfetta per continuare il rilancio del capoluogo regionale. Parlo di continuare un percorso non a caso: in questi anni, oltre alle opere compiute, ne sono state messe in cantiere tante altre, da Agenda urbana al Pnrr passando per la Rigenerazione urbana, delle quali il prossimo sindaco sicuramente beneficerà.
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Rassicuro il comitato Fiorita che nessuno, tantomeno il candidato a sindaco Donato, ci ha mai chiesto di rinnegare alcunché. Al contrario, mi piacerebbe capire quale sia stato il lascito di Fiorita nel periodo in cui è stato consigliere di minoranza, perché non ricordo alcun intervento degno di nota se non qualche risentita polemica che faceva comunque parte della normale dialettica fra maggioranza e minoranza.
Tra l’altro, visto che il comitato Fiorita guarda in casa d’altri e azzarda ragionamenti politici, mi permetto di farlo anch’io: sbaglio o erano Fiorita e i suoi più stretti collaboratori e consiglieri a dire che non sarebbero mai andati col Pd?
Un partito che ha passato una fase congressuale regionale e provinciale praticamente ridicola e che, nonostante per anni, a tutti i livelli, abbia sostenuto la necessità di individuare i propri candidati con le Primarie, quando avrebbe dovuto organizzarle a Catanzaro ha infilato la testa sotto la sabbia.
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Tanto che, non penso di sbagliare se ricordo proprio Fiorita a salire fino a Roma per ricevere un’investitura nazionale targata Pd. Allora mi chiedo se si possa essere “democratici” a fasi alterne e in base alle convenienze. Mi pare, di conseguenza, che se qualcuno possa essere accusato di abiurare alle proprie convinzioni, questi sono proprio Fiorita e il suo comitato. Propongano progetti concreti per la città, rendano noto un programma di cose concrete da realizzare. La resa dei conti sarà alle urne, non tramite comunicati stampa strumentali e presuntuosi come il loro”.
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