Funerali Lamanna, la dedica della figlia del grande artista

Si sono celebrati nella parrocchia S. Giuseppe di Piano Casa i funerali di Gioacchino Lamanna, il grande pittore catanzarese improvvisamente mancato due giorni fa.

Nonostante il gran caldo la chiesa del popolare quartiere era piena di parenti, amici, semplici cittadini.

Toccante la dedica scritta dalla figlia lontana Valentina, impossibilita a raggiungere l’Europa.

Questo il testo, letto da Mariagrazia, un’amica della ragazza

***

E te ne sei andato così, papà…
Era come me lo descrivevi? Un banchetto di festa e brindisi con amici parenti e angeli, tra le nuvole del Paradiso? Lo spero tanto, papá, voglio pensarti proprio così come mi descrivevi.
Qui invece non c’è conforto al mio dolore per me che sono cosí lontana…eppure ti sento così vicino papá! Sento le tue carezze, il tuo abbraccio come un dolce sussurro di pace che mi dará la forza di rassegnarmi alla tua scomparsa; sento tutto il tuo infinito amore paterno che non mi abbandonerá; sento il tuo sguardo nel mio…e mi sento meno sola… La tua presenza illumina gli angoli più bui del mio presente e come hai sempre fatto, anche oggi mi donerá un po’ di consolazione e di forza per andare avanti.

Oggi voglio ricordarti per salutarti:
e mi piace ricordarti nella penombra del tuo studio tra i tuoi colori e pennelli, mentre fischiettavi i tuoi motivetti antichi e nostalgici, intento a immortalare su una tela un ricordo e un sentimento come solo tu sapevi fare; mi piace ricordarti quando m’insegnavi a riconoscere la bellezza commovente della natura ammirando un paesaggio, come sentirmi parte integrante di quel miracolo e l’obbligo a non dimenticare mai chi siamo; mi piace ricordarti nella tua pazienza infinita come padre e come nonno, il tuo amore incondizionato per noi tutti; ricordarti come marito dolce e amorevole, mentre abbracci mamma senza lasciarle mai la mano, così come sono certa, continuerai a fare.
Tutti sapranno parlare oggi della tua bontá d’animo, della tua gentilezza, umiltá, generositá, della tua semplicitá nel descrivere ogni sentimento con i tuoi colori pieni di luce nostalgica e serena. Per me eri il mio papá, il migliore che potesse darmi la vita, il mio supereroe quando ero piccola, il mio maestro di sentimenti autentici e sinceri, esempio di forza e di bontá. Mi hai insegnato a vivere riconoscendo sempre il bene in tutto e in tutti, mi hai insegnato la forza del perdono, il rispetto dei sentimenti, il valore della famiglia, “la calma e l’amore come la virtú dei forti”.
Sei stato, sei e resterai per me un esempio unico e ineguagliabile in tutto questo e non smetterò mai di amarti per ciò che mi hai insegnato: l’eredità più preziosa che mi lasci e che già trasmetto ai miei bambini. Oggi Alessandro e Lorenzo assieme a me ti stanno salutando e mi chiedono se per favore puoi scendere dalla nuvola che ti sta portando in cielo per restarci vicino ancora un po’. Ho spiegato loro che tu sei e resterai sempre qui con noi, anche se non possiamo più vederti. Loro hanno capito, papá, e presto lo capirò anche io.
Adesso fai buon viaggio papá mio amatissimo, e proteggi mamma e noi tutti da lassú.
Grazie per tutto quello che mi hai dato, ti voglio bene, te ne vorró sempre.

Valentina

Il ricordo di un amico

Alla nostra redazione anche il ricordo di Giorgio Ventura, presidente dell’associazione La Filanda

Gioacchino ci ha lasciato. È davvero triste per me apprendere questa notizia. Ci conoscevamo da tantissimi anni, legati da amicizia e da una vena di quasi parentela. Ricordo bene come lui, fin da giovanissimo, si cimentava nella sua pittura, e ritraeva i suoi familiari ed in particolare la mamma Carmela, ricordo un suo quadro che la ritraeva mentre puliva (annettava) i carciofi. Una pittura sentita e profonda la sua, che gli ha valso tanti riconoscimenti in città ed in tutta la nazione. Nel marzo 1990, Gioacchino ha inaugurato -tra l’altro- una mostra personale organizzata dal circolo “Il Cavatore” (del quale Giorgio Ventura è stato l’ideatore e tra i fondatori) in occasione della apertura.

Un uomo dal fisico possente (oggi potremmo chiamarlo body-builder), e dalla grande umanità, non ci si aspettava la sua fine e poi in modo così improvviso.

Lascia alla nostra città un grande patrimonio artistico, non solo nei quadri, ma anche nelle icone del centro storico che lui ha restaurato e nei testi da lui scritti.

Come associazione e come persona che ama Catanzaro, mi auguro che il Comune attraverso i suoi amministratori, possa valorizzare questa grande figura. Si affianca ad altri operatori della cultura e dell’arte della nostra città.

Riposa in pace Gioacchino, nell’Olimpo degli Artisti.

Cav. Giorgio Ventura – Presidente Associazione ‘A Filanda


Gioacchino Lamanna riposerà nel cimitero principale di Catanzaro

2 Commenti

  1. Grazie a Nico De Luca per aver pubblicato la mia lettera di saluto a mio padre. Grazie al presidente Giorgio Ventura per le sue parole di stima e affetto. Spero che papà non venga mai dimenticato come uomo e artista inestimabile della nostra città.
    Valentina

  2. Ringrazio la redazione e in particolare il direttore Nico De Luca per la vicinanza alla famiglia e per aver raccolto e via via pubblicato i ricordi giunti alla Vostra redazione dal mondo dell’arte e della cultura catanzarese. La famiglia ringrazia di cuore Nico De Luca e quanti hanno condiviso ricordi e parole bellissime per mio padre come artista d come uomo.

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