“Già da parecchio tempo l’Istituto Comprensivo Patari Rodari di Catanzaro sta attendendo l’assegnazione di locali didattici aggiuntivi per ben 148 alunni. Al momento, e siamo già all’8 di Settembre, questi ragazzi della scuola Secondaria di primo grado risultano senza una sede idonea dove poter andare a scuola. Per loro, per i genitori e per l’intero istituto vige una situazione di totale incertezza e risulta molto improbabile che questa incresciosa situazione sia risolvibile nell’arco di pochi giorni. I giorni che mancano al suono della campanella sono ormai pochi”. Questo è quanto si evince dalla nota pubblica che la componente genitoriale ha indirizzato al Consiglio d’istituto sulla situazione dei locali scolastici del Comprensivo Patari/Rodari.
Ma, nonostante il comune sapesse già da Marzo le esigenze dell’IC e avesse anche a disposizione le idonee coperture finanziarie per assolvere e risolvere il problema ha ritardato gli adempimenti relativi al reclutamento di spazi e immobili avviando le procedure solo in data 10 Agosto 2021″.
In data 6 Settembre prosegue la nopta “invece è stato pubblicato (sul sito del Comune di Catanzaro) il verbale di apertura delle buste inviate dai partecipanti al bando (Determinazione dirigenziale n.2250 del 10/08/2021, settore gestione del territorio), con ciò dimostrandosi tali adempimenti e procedure clamorosamente in ritardo ed oramai anacronistici, ancorché per la conclusione del procedimento medesimo si prevede ancora il compimento di diverse fasi che verosimilmente andrà oltre il 20 settembre, data in cui gli studenti dovrebbero già godere delle aule per lo svolgimento delle lezioni nella assoluta serenità ed ordinarietà, (anche in termini di orario scolastico e sicurezza suoi luoghi, specie in un periodo già difficile legato all’emergenza sanitaria) al pari di tutti gli studenti degli altri plessi della città e non di pari grado”.
“Una volta che saranno assegnati questi locali – prosegue ancora la nota – non è una cosa immediata renderli idonei, vivibili e compatibili agli usi e alle esigenze delle classi che dovranno frequentarli. I locali dovranno essere misurati, si dovranno probabilmente effettuare lavori, dovranno essere ritinteggiati, sanificati a dovere, dovrà avvenire un trasloco”.
“Pensare che l’Istituto comprensivo possa fare miracoli per aprire il 20 settembre – conclude la nota pubblica – è di fatto impossibile anche perché ancora non c’è una sede assegnata. Purtroppo per questi alunni non ci sono le condizioni affinché sia garantito a pieno il diritto allo studio, oggi violato a causa di una “lenta” burocrazia, violazione aggravata se si pensa che si tratta di scuola dell’obbligo e di minori”.
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