Lo scatto rapido, poi il movimento agile che mette a segno il punto. Gustavo “Gus” Tolotti è stato un campione nazionale di basket e il Comitato che oggi, dopo la sua scomparsa, porta il suo nome sembra muoversi con la medesima tecnica di un cestista consumato.
Tolotti se n’è andato dal mondo il 16 luglio e già un mese dopo, il 16 agosto, il campetto di basket a Montepaone (Catanzaro), suo paese di residenza, veniva intitolato alla sua memoria. Ad appena dieci giorni da quella data, su quello stesso campetto si è ora giocato il “1° Memorial Play For Gus”.
Una sessantina di ragazzini si sono dati battaglia a suon di canestri, proprio come Tolotti avrebbe voluto. Perché il basket, lo sport, non sono solo vetrine da star system ma devono essere soprattutto scuole di vita, percorsi per crescere e crescere bene. Questa era la filosofia di “Gus” e questo è lo spettacolo andato in scena sul “suo” campetto.
Dietro tutto ciò, il comitato “Gus nel Cuore”, sostenuto sin da subito dal Comune di Montepaone e, nel caso del torneo, coadiuvato per l’organizzazione agonistica da Nicola Barbuto, già allievo di Tolotti e oggi responsabile del settore mini basket e allenatore giovanile del Lanciano.
A dispetto della riservatezza dell’uomo e dell’atleta, non vi è stata occasione in cui non si sia toccata con mano la traccia profonda che Gustavo Tolotti ha lasciato dietro di sé. Così, anche in occasione del torneo in sua ricordo in tanti hanno voluto partecipare all’evento.
Appassionati, giovani atleti, amici, semplici conoscenti e poi, le rappresentanze istituzionali dello sport e non solo. A fare gli onori di casa, sono stati il sindaco di Montepaone, Mario Migliarese, accompagnato dal presidente del consiglio, Francesco Lucia.
La Federazione Italiana Pallacanestro, con il delegato provinciale Alessandro Scozia, ha voluto offrire al comitato “Gus nel Cuore” le medaglie ricordo e le targhe commemorative; il CONI, per il tramite di Pino Pipicelli, fiduciario Soverato, presente al torneo, ha fatto giungere i saluti di Maurizio Condipodero, presidente regionale, e Giampaolo Latella, delegato provinciale Catanzaro;
infine il Comune Capoluogo di Regione, rappresentato dall’assessore allo sport Nino Cosentino che nel portare i saluti di Catanzaro ha auspicato che Montepaone vorrà consegnare le chiavi della città ad Angela Rachetta, moglie e compagna di vita di Tolotti.
Insomma, un’altra giornata per “Gus”. Ma anche con “Gus”. Perché la sensazione che rimane alla fine è che in qualche modo il Campione sia lì, in mezzo a tutti quelli che con la loro presenza spingono, ciascuno per la propria parte, perché egli resti vivo e presente.
Altre giornate verranno, promette il Comitato, e c’è da giurare che ad accompagnarle sarà ancora lui.
Commenta per primo