Ospedale Soverato, Alecci: “Servono risorse numeriche e strumenti”

Alla vigilia dell’emanazione del nuovo Piano Sanitario Regionale e della riorganizzazione
del sistema ospedaliero, intendo esprimere tutta la mia preoccupazione riguardo il futuro
della medicina territoriale calabrese. Come fatto in altri presidi della nostra regione, oggi – riporta una nota di Ernesto Alecci, consigliere regionale Pd ed ex sindaco della Perla jonica – mi sono recato presso l’ospedale di Soverato per verificare in prima persona le condizionidella struttura.
Il presidio ospedaliero soveratese, seppur tra mille difficoltà e in un regime
di costante scarsità di risorse, ha sempre cercato di garantire l’erogazione dei servizi
sanitari. In questo ospedale lavorano medici, infermieri, tecnici con grandi professionalità e
competenze, e solo grazie ai loro sacrifici e alla loro dedizione che il sistema ancora non è
collassato. Perché a mancare, spesso, non è la qualità delle prestazioni, ma un numero
adeguato di risorse umane, di strumenti a disposizione, anche quelli basilari, di
apparecchiature funzionanti. A volte è un problema reperire addirittura il materiale di uso
quotidiano e diventa un problema effettuare anche un esame di routine.
L’Ospedale di Soverato serve un bacino di 80.000 persone nelle stagioni fredde, per
arrivare alla considerevole cifra dei potenziali 200.000 pazienti nei mesi estivi, cioè la
popolazione di una cittadina medio-grande. E’ il momento di fare un salto in avanti:
occorre procedere ad un potenziamento della struttura attraverso l’incremento del
personale e delle risorse, così come delle strumentazioni a disposizione dei medici. Di
riattivare il “punto nascite”, avviare le nuove sale operatorie già allestite da diversi mesi,
ma incredibilmente mai attivate per la mancanza degli arredi. E così oggi si continua ad
effettuare interventi in sale operatorie vecchie e non certamente corrispondenti agli
standard della medicina chirurgica più aggiornata. E poi ammodernare reparti e
ambulatori, ristrutturare il Pronto Soccorso, potenziandolo e dotandolo di una “camera
calda”, riservata al transito esclusivo dei mezzi di soccorso in modo da consentire il
trasbordo dei pazienti in una situazione di comfort termico, fino ai posti di terapia sub
intensiva per i quali le attrezzature sono state diligentemente già acquistate e custodite in
una stanza ma purtroppo inutilizzabili perché ancora non vi sono i locali adeguati dove
installarle. Per comprendere il vero stato delle cose basti pensare che “i ferri” utilizzati
nelle sale operatorie sono ancora quelli acquistati 20/30 anni fa e nonostante
l’autorizzazione di acquistare i nuovi sia stata data nel 2019 a distanza di 4 anni deve
essere ancora pubblicata la gara.
Bene ha fatto il Sindaco Daniele Vacca ad investire delle problematiche il commissario alla
sanità e Presidente della Regione Roberto Occhiuto. Spero vivamente che l’impegno
preso, e cioè quello di porre al più presto soluzioni ai problemi sollevati si concretizzi
presto. Me lo auguro vivamente, sugli interventi da effettuare e sulle tempistiche non si
possono accettare ulteriori ritardi.
E’ fondamentale potenziare tutti i presidi territoriali della provincia di Catanzaro come quelli
di Lamezia terme, Soverato, Soveria Mannelli, Chiaravalle. E questo discorso vale
naturalmente anche per le altre province calabresi, in modo da rafforzare e potenziare la
medicina territoriale e dare respiro ai grandi nosocomi dei capoluoghi di provincia. Come
ho sempre fatto, dai banchi dell’opposizione in Consiglio Regionale svolgerò pienamente
le mie funzioni di stimolo ed esortazione nei confronti della Giunta, tenendo sempre alta
l’attenzione su argomenti fondamentali per i calabresi, come il sacrosanto diritto alla
migliore sanità possibile.

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