Si chiama Oreste Tafuri è ed costretto alla sedia a rotelle dalla Sla.
Per circa 50 anni ha deliziato i catanzaresi con la sua pasticcieria (goloso anche lui…) ma ora ha dovuto richiudersi in casa, al quarto piano del quartiere Piano Casa, assistito dal figlio.
Una storia di burocrazia e scarsa sensibilità istituzionale da parte di Asp e Servizi sociali del Comune.
Oreste, che fa parte di una famiglia molto conosciuta di bravi artigiani e persino artisti e registi cinematografici (Sara attrice e Pino regista sono suoi fratelli) è indignato: “Con me un gioco sporco che non accetto”.
Ma anche tanta bontà d’animo e coscienza della malattia: “Voglio uscire, prima che la Sla me lo impedisca, vedere mia madre prima che muoia. Ma il mio ultimo respiro sarà un sorriso”
Tutti i particolari nel servizio
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