“La dottoressa Pedri sarebbe stata colpita sulle mani e addirittura schiaffeggiata con uno strumento utilizzato per i cesarei. Inoltre, sarebbe stata spintonata ed aggredita verbalmente, finanche percossa durante un parto cesareo davanti ad una paziente.
Questi comportamenti avrebbero anche, secondo le notizie disponibili, una matrice razzista pare legata alla formazione della professionista all’università di Catanzaro. Il governo deve quindi fare chiarezza immediata, anche per rispetto dei familiari di Sara”.
Così il deputato calabrse Paolo Parentela, del Movimento 5 Stelle, in una interrogazione congiunta al ministro della Salute, Roberto Speranza, e alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, sulla scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa forlivese di 32 anni di cui non si sa più nulla dal 4 marzo scorso subito dopo il trasferimento dall’ospedale Santa Chiara di Trento a quello di Cles da cui si era dimessa appena 24 ore prima.
Parentela chiede di “disporre un’ispezione ministeriale all’ospedale di Trento e di conoscere lo stato dell’inchiesta avviata dalla procura”
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